Mentre l’assessorato regionale Autonomie locali diffida 80 Comuni che non hanno l’Ufficio relazioni col pubblico, gli urp della regione non fornisco il servizio in maniera efficiente, solo in 5 su 27 rispondono alle e-mail.
Il dialogo tra la pubblica amministrazione regionale e il cittadino esiste solo sulla carta
PALERMO – Garanzia di accesso e trasparenza, ascolto delle esigenze degli utenti e verifica della loro soddisfazione, promozione dell’ente, innovazione, semplificazione.
È questa la mission degli Urp, gli uffici relazioni con il pubblico istituiti dall’articolo 12 del decreto legislativo 29 del ‘93 e rilanciato dall’articolo 8 della legge 150/2000.
Eppure 80 Comuni siciliani sono a rischio commissariamento perché, stando ai dati del monitoraggio eseguito dall’assessorato regionale alle Autonomie locali e della Funzione pubblica guidato da Caterina Chinnici, non hanno attivato l’Urp.
A 17 anni dall’emanazione della norma che li istituisce ci sono ancora enti pubblici che non hanno un Urp, o amministrazioni che li hanno smantellati, trasformati, sviliti.
Leggi tutto >>> l’articolo sull’edizione del 16 ottobre 2010 del QdS Quotidiano di Sicila