Vi è mai capitato di dover rispondere a curiose domande sulla mafia poste da turisti o persone mai giunte nella nostra Isola?
Quante volte vi è capitato di dover dire che da noi non è il Far West? Ebbene Augusto Cavadi, giornalista, docente e co-fondatore della scuola di formazione politica G. Falcone per rispondere a queste domande, spesso frutto di luoghi comuni, ha scritto “La mafia spiegata ai turisti” edizioni Di Girolamo.
Il Volume è stato presentato venerdì 12 settembre, a palazzo Aragona Cutò, a Bagheria PA.
Insieme all’autore erano presenti il sindaco di Bagheria, Biagio Sciortino, l’assessore alla Cultura, Sergio Martorana e lo scrittore Maurizio Padovano.
Ha coordina la giornalista Marina Mancini.
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Senza nascondere le brutture della mafia ma riportando tutto alla realtà Cavadi in 64 pagine risponde a delle ipotetiche domande sulla mafia, spazzandone via infondate paure ma non dimenticando di riferire le varie ramificazioni che essa ha nella società.
Il volume, un tascabile dal costo decisamente abbordabile (5,90 euro) è un testo che potrebbe essere adottato anche a scuola per spiegare ai ragazzi, in termini semplici e sintetici tipici di un bravo giornalista, cosa sia la mafia, come sia nata, come si sia diffusa non solo in Sicilia.
Il libro che non ha nessuna pretesa di essere una storia completa ed esaustiva del fenomeno mafioso tocca però i punti salienti della piovra, offrendo anche una serie di consigli per approfondire attraverso una ragionata bibliografia e delle interessanti schede sull’attività del Centro di documentazione “Giuseppe Impastato” , sul fondatore di radio Aut che combatté sino alla morte contro la mafia e sulla filmografia che ha raccontato la sua storia.
Rivolgendosi ai turisti è necessariamente scritto in più lingue: oltre all’italiano, in inglese, francese, tedesco, spagnolo e anche in giapponese.