Organizzata dal coordinamento siciliano dell’associazione nazionale PA Social una live con esperti di digitale e una psicologa che si confronteranno su rischi e opportunità nell’uso dei social network.
E’ un tema che sta riscuotendo sempre più interesse da parte della società: genitori, insegnanti, legislatori, esperti di digitale e piattaforme social, quello del complicato rapporto tra i minori e utilizzo dei social network. Il tema sarà affrontato nel corso di uno dei consueti appuntamenti live organizzati dall’associazione nazionale PA Social che si occupa di comunicazione digitale, chat, social, intelligenza artificiale, martedì 23 febbraio, a partire dalle ore 9,30.
Sui canali di Facebook, Linkedin e Youtube di PA Social si confronteranno Marco La Diega, esperto di innovazione tecnologica e data protection officer di diversi comuni siciliani, Francesca Cangialosi psicologa dell’associazione “La voce della luna” e psicoterapeuta sistemico familiare esperta in disturbi dell’età evolutiva, Max Valle esperto di digitale ed autore del libro “Genitori ed internet” ed Alfonso Benevento giornalista esperto di tecnologie digitali e di etica del digitale coautore del libro “Bulli e cyberbulli”.
A coordinare il dibattito Marina Mancini coordinatrice PA Social Sicilia e giornalista del Comune di Bagheria (PA).
Il live, gratuito, offrirà l’occasione per sottolineare quale sia l’età corretta per utilizzare i social, per verificare l’efficacia degli strumenti di age verification, per confrontarsi su come proteggere la privacy dei minori, di chi sono le responsabilità di ciò che accade in rete, a quali rischi va incontro il minore e come affrontarli o prevenirli, in quale modo i genitori possono aiutare, con responsabilità e consapevolezza, i propri figli al fine di usare questi strumenti senza negarne l’uso. Questi ed altri temi saranno trattati nel corso della live in un momento in cui i social sono protagonisti, loro malgrado, di fatti tragici legati alla cronaca come pericolose challenge cui hanno partecipato alcuni minori mettendo a rischio la vita o sono stati oggetto di cyberbullismo.