Il portale della Regione siciliana non risulta adeguato alle direttiva del ministro Brunetta n. 8/2009, a differenza di alcuni Comuni siciliani o Camere di commercio che si sono già adeguate.
Tra i punti chiave la diffusione del dominio “gov.it” che garantisce la natura pubblica dell’informazione e l’appartenenza di un sito alla Pubblica amministrazione. Altro aspetto è l’introduzione della figura del responsabile del procedimento di pubblicazione dei contenuti.
Una “rivoluzione digitale” aveva detto Brunetta, per la creazione di portali efficienti e intuitivi.
Non è presente un elenco di tutti i siti dell’ente con i giudizi sullo stato di aggiornamento dei contenuti o sulle archiviazioni degli stessi se ritenuti non più attuali.
Assente anche il sistema di valutazione della soddisfazione degli utenti.
Leggi la mia inchiesta pubblicata sul QdS del 08/09/2010
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