Mi va di fare una riflessione sul disagio degli adolescenti alle scuole Medie e le sfide dei genitori, non ho ricette, le cerco e mi confronto e credo sia importante preoccuparsene. L’adolescenza è un periodo di grandi trasformazioni, un ponte tra l’infanzia e l’età più adulta. Per molti ragazzi e ragazze, soprattutto quelli che frequentano le scuole medie, questo passaggio può essere particolarmente turbolento.È, per molti, un’età di confusione e solitidine. Alle medie, i ragazzi si trovano a dover affrontare una serie di cambiamenti fisici, emotivi e sociali che possono generare un senso di disorientamento e confusione. Il corpo cambia, le amicizie si trasformano, i rapporti con i genitori si complicano. A tutto ciò si aggiunge la pressione scolastica e ci aggiungo anche una costante e non corretta esposizione ai social media ed un eccessivo uso dei device, che possono amplificare i sentimenti di inadeguatezza e solitudine.I social network, se da un lato possono essere uno strumento di connessione e socializzazione, dall’altro possono contribuire ad aumentare il senso di isolamento e a generare confronti dannosi. L’immagine che gli adolescenti mostrano di sé online è spesso idealizzata e poco realistica, alimentando così un senso di inadeguatezza e di competizione. Il timore di essere esclusi dal gruppo dei pari e di non ricevere abbastanza “like” o commenti può portare a un profondo disagio psicologico.Il rischio di depressione, ansia, autolesionismo e pensieri suicidari è dietro la porta. Anzi, entra in cameretta.In alcuni casi, il disagio può manifestarsi attraverso comportamenti autolesivi, come tagliarsi o bruciarsi, che rappresentano un modo per alleviare la tensione emotiva e cercare un senso di controllo.Purtroppo, spesso gli insegnanti non si accorgono dei segnali di disagio che gli adolescenti manifestano. Questo può essere dovuto a diversi fattori, come il sovraccarico di lavoro, la grande quantità di studenti da seguire o la mancanza di formazione specifica ma hanno l’obbligo di impegnarsi anche loro. Tuttavia, è fondamentale che gli insegnanti siano sensibili a questi segnali e siano in grado di intervenire tempestivamente.I genitori, dal canto loro, sono ovviamente in prima linea ed i più interessati ma anche quelli più rifiutati nel confronto. Mentre i ragazzi affrontano le loro sfide, anche i genitori sperimentano un senso di impotenza e frustrazione. Spesso desiderano ardentemente aiutare i loro figli, ma la mancanza di dialogo e comprensione reciproca può creare un ulteriore distanza. I genitori possono sentirsi incapaci di capire il mondo dei loro figli adolescenti, e i ragazzi possono percepire i genitori come invadenti o poco comprensivi.Ma quali sono le cause del disagio?Credo che le cause del disagio adolescenziale siano molteplici e complesse. Oltre ai cambiamenti fisici e ormonali, alla pressione sociale e ai problemi familiari, oggi, un ruolo sempre più importante è giocato dai social media e dalla cultura digitale.E quale potrebbe essere la soluzione? È fondamentale che genitori, insegnanti e tutta la comunità educativa siano consapevoli del disagio che molti ragazzi provano in questa fase della vita e che collaborino insieme.Credo occorra favorire un dialogo aperto costruttivo con i genitori sono. Non è facile creare uno spazio sicuro dove i ragazzi possano parlare liberamente delle loro emozioni e preoccupazioni, così come non è facilissimo lavorare anche sull’educazione digitale: Insegnare ai ragazzi a utilizzare i social media in modo consapevole e responsabile. Ci avevo lavorato con il progetto di #PaSocial #socializziamo https://www.pasocial.info/social-e-minori/ È difficile ma occorre stabilire dei limiti sull’utilizzo dei dispositivi elettronici e monitorare le attività online dei ragazzi; alla scuola e ai genitori tocca incoraggiare i ragazzi a partecipare ad attività di gruppo e a coltivare le proprie passioni.E se necessario non si deve esitare a chiedere aiuto a un professionista della salute mentale se notiamo dei segnali di allarme. Occorre fare di tutto per offrire ai nostri figli tutto il sostegno necessario per affrontare le sfide di questa età e per sviluppare una sana autostima. Il ruolo degli insegnanti e dei genitori è fondamentale in questo processo, poiché possono rappresentare un punto di riferimento importante per gli adolescenti in difficoltà e perché saranno gli adulti di domani e, spero, possano fare meglio di noi.